I legni della Grappa
Il legno non è tutto uguale. Alcune tipologie di legno hanno caratteristiche peculiari a seconda della loro provenienza geografica e della loro struttura fisica e molecolare.
Di seguito, sono elencati alcune delle principali tipologie di legni impiegati per realizzare una botte.
Rovere d'Allier: dal caratteristico colore oro con caldi riflessi rosati, cresce in Francia nell'omonimo dipartimento. È compatto, denso e ricco di componenti vanigliati e di tannini che possono garantire prolungati affinamenti.
Rovere di Nevers: cresce poco più a nord di quello d'Allier (Valle della Loira, Francia) e può essere considerato un eccellente alternativa.
Rovere del Troncais: come il precedente proviene dalla Valle della Loira. Fa parte della regione di Allier, con caratteristiche ancor più spiccate del precedente.
Rovere di Cher: questa specie di quercia ha delle caratteristiche che si frappongono tra l'Allier e il Limousin.
Rovere del Limousin: cresce poco distante dalla regione del Cognac e come il rovere del Poitou presenta una porosità grossolana che va ad influenzare l'astringenza del distillato.
Rovere di Slavonia: meno pregiato dei parenti nobili francesi, più che altro è impiegato per realizzare botti di grandi dimensioni.
Castagno: il legno del castagno contiene un'elevata quantità di tannini e cede molto colore al distillato.
Ciliegio: questo legno è capace di donare interessanti note di colore intenso anche se non sono interessantissime le cessioni aromatiche al distillato.
Acacia: cede al distillato uno stupendo color oro dai riflessi verdolini, con affascinanti note aromatiche.
Ginepro: non è utilizzabile, almeno da nuovo, per lunghi invecchiamenti per la nota aromatica decisa e potente che difficilmente si fonde con l'aroma prepotente della Grappa. Delizioso risulta invece quando è utilizzato con moderazione.
Mandorlo: questo legno cede al distillato una colorazione oro intenso dai riflessi ambrati e interessanti note sia olfattive che gustative.
Frassino: utilizzato, anche se raramente nei lunghi invecchiamenti, garantisce una minima cessione colorante al distillato ma in cambio offre raffinate tonalità aromatiche.
Melo: più che altro esso rilascia colore ma non è molto interessante sotto il profilo aromatico.
Gelso: dona un bel giallo dorato al distillato con tenui note aromatiche molto apprezzate.