Poli Museo della Grappa

Poli Museo della Grappa

Poli Distillerie

Poli Distillerie




"Il nostro obiettivo è informare i consumatori e contribuire ad una migliore conoscenza di questo distillato"

Jacopo Poli presenta il Poli Museo della Grappa

La mia professione mi ha portato a girare per il mondo, sempre seguendo le tracce di qualche nobile distillato. Ho avuto occasione di visitare le zone in cui sono prodotti il Cognac, l'Armagnac, il Calvados, il Whisky e così via, e ho notato che tutti questi distillati erano supportati da una certa attività di carattere informativo, condotta sia da organismi pubblici che privati.

La Francia sopra tutti, a mio parere, è all'avanguardia in tutta quella serie di attività che si possono riassumere sotto il nome ecomuseo.

Ho cercato di capire quali fossero gli elementi comuni di tutti i diversi ecomusei che mi è capitato di vedere, molti dei quali esulavano dai miei interessi specifici, bensì riguardavano aspetti quali la produzione del pane, del cioccolato, la pesca, o altro.

Requisiti necessari per la creazione di un ecomuseo:
1) patrimonio culturale da salvare
2) tecnologia
3) interesse palese o latente delle persone.

Nel caso della Grappa questi fattori esistono:
1) all'inizio del secolo in Italia c'erano 2000 alambicchi funzionanti mentre oggi ne sono rimasti solamente 113. E' evidente come ci sia un'esigenza di tutela di un patrimonio culturale che sta scomparendo.
2) Di questi 113 alambicchi 34 sono industriali e 89 artigianali; questi ultimi si possono considerare figli dell'antica tradizione alchemica le cui origini si perdono nella notte dei tempi.
3) l'operazione della distillazione è sempre stata circondata da una aurea di mistero, che affascina i curiosi e nello stesso tempo li tiene distanti. In generale i distillati sono sempre stati fonte di un certo interesse, sfruttato con maggiore o minore abilità commerciale a seconda dei casi (vedi Cognac, Whisky, ecc.).

Per quanto riguarda la Grappa, ci troviamo di fronte ad un prodotto a noi talmente familiare da risultarci sconosciuto; si potrebbe paragonare alle ville palladiane da cui siamo circondati e che molti vicentini non hanno mai visto. Si sa che a volte le cose a portata di mano alcune volte non solleticano il nostro interesse. Tale interesse tuttavia esiste: si tratta solo di fare le proposte giuste.

Da tutte queste considerazioni è nato il Museo della Grappa di Bassano del Grappa. Dove il termine museo va usato nella accezione didattica, non conservativa.

Il nostro obiettivo è informare i consumatori e contribuire ad una migliore conoscenza di questo distillato.

C'è moltissima strada da fare: giornalmente ci capita di sentire delle persone che si vantano di farsi la Grappa in casa o di avere qualche parente che la fa. Se riusciremo a far si che queste persone, o l'ignaro viandante che capita per caso nel nostro Museo, ne escano pensando che nella Grappa c'è un pò più di storia di quanto pensavano, un po' più di cultura, un po' più di tecnologia, insomma che la Grappa è un po' più... noi avremo colto il nostro obiettivo.

Jacopo Poli