Proprietà della pianta: astringenti, diuretiche, antisettiche, antidiarroiche, balsamiche
Descrizione: Il Mastice di Chio era molto apprezzato nell'Asia Occidentale e veniva usato come gomma da masticare, profumo da bruciare, mistura per il tabacco, vernice da quadri e persino come aroma per liquori. Si trattava della resina che tutt'oggi si ricava dal Lentisco, un arbusto basso e ramoso tipico della zona mediterranea dai fiori rossastri, foglie piccole e coriacee e frutti a drupa rossa e poi nera. Tutta la pianta emana un forte odore di resina. Fu probabilmente questo odore - che vagamente richiama quello della nostra trementina - che indusse ad utilizzarla come medicamento fin dall'antichità.
Il Lentisco divenne celebre proprio e soprattutto per le sue proprietà medicinali; la medicina greca ne faceva grande uso, sia come astringente che come cosmetico, e così pure la medicina araba che usava la resina come gomma da masticare per sbiancare i denti e purificare l'alito. Tale era la fama del Lentisco nella Magna Grecia che nell'isola di Pantelleria divenne un simbolo che figurava nelle monete; si pensava infatti che la pianta fosse il mitico loto che secondo Omero faceva perdere la memoria e cadere in uno stato di quiete ed inattivo oblio.
Ma il loto di Omero, ipotizzato come Lentisco, sicuramente è una pianta mitica e simbolica di cui ci sembra vano cercare un' identificazione botanica. Il liquore di Lentisco dunque non è una novità, per cui prepararne una Grappa è quanto mai opportuno.
Ingredienti: - alcuni rametti di foglie e frutti maturi di Lentisco - 1 litro di Grappa - 2 cucchiai di zucchero
Preparazione: Alcuni rametti compresi di foglie e frutti maturi messi a macerare per un mese in un litro di Grappa ci daranno, dopo opportuna filtrazione e stagionatura (due mesi), un liquore di colore rosato e profumo resinoso. Due cucchiai di zucchero mitigheranno l'asprezza della resina che caratterizza questa Grappa.