La felce dolce

La felce cosiddetta «dolce» ama addensarsi ai piedi degli alberi, sulle rocce, sulle pietraie e sui muri preferendo la zona submontana. Essa si presenta con numerose fronde di piccole dimensioni formate da una serie di piccoli lobi a vaga forma di piede: da qui il nome di Polypodium (Polis = molti/ podòs = piede).

Alla base sta un lungo rizoma strisciante dal sapore di liquirizia. Tale rizoma, ripulito e seccato, infatti si usa ancora come radice medicinale allo scopo di ottenere un' azione stimolante delle vie biliari. Tutto questo per merito delle resine, sali minerali e saponine contenuti.

- 10 rizomi essiccati di Felce dolce
- 1 litro di Grappa

Per aromatizzare la Grappa con questo rizoma è sufficiente raccoglierne in primavera una decina, mondarli dalle radici e farli essiccare al sole finché avranno assunto una colorazione quasi nera.
Tagliati in minuscoli pezzi dovranno rimanere a macerare in un litro di Grappa per tre mesi. Altri tre mesi di invecchiamento per ottenere un liquore di colore bruno e dal sapore di Liquirizia.