Poli Grappa-Museum

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Poli Distillerie

Poli Distillerie




Beschreibung:

L’opera di Savonarola contiene alcuni aspetti salienti sulla distillazione. Inizialmente, sottolinea che coloro che la praticavano generalmente non conoscevano il seguente processo per distillare. Questo processo consiste nell’inserire il vino in una caldaia metallica, e raccogliere il vapore in un tubo posizionato in un bagno di acqua fredda; il vapore condensato scorre dal tubo dentro ad un recipiente.
Savonarola osserva come alcuni distillatori ponessero i propri “laboratori” accanto ad una fonte d’acqua, in modo da avere sempre acqua fresca a disposizione. Gli antichi chiamavano la spirale a serpentina dell’alambicco “vitis” , a causa delle sue spire… Per saldare le giunture dell’apparato, utilizzavano un mastice fatto da calce e albume d’uovo, oppure di fiori e gesso. Savonarola aggiunge che al suo tempo è stato introdotto l’utilizzo di cucurbite in vetro, per ottenere uno spirito ancora più puro, e che venivano coperte con un duomo raffreddato a sua volta da stracci bagnati. Consiglia l’utilizzo di duomi grandi in modo da ampliare la superficie di raffreddamento.
L’autore aggiunge che il tubo che collega la caldaia al duomo dovrebbe essere il più lungo possibile, così che lo spirito sia prodotto in una sola volta, e aggiunge che uno dei suoi amici ha posto l’alambicco all’altezza del terreno e il duomo in cima al tetto di casa. Tra i vari metodi che ci indica e con i quali possiamo giudicare i gradi alcolici dello spirito distillato, cita i seguenti in uso al suo tempo. 1. Uno straccio oppure carta è immerso nel liquore e gli viene dato fuoco; se la fiamma del liquore brucia lo straccio o la carta, il distillato è considerato di buona qualità. 2. Il distillato viene mescolato a olio in modo da vedere se galleggia.
Savonarola si sofferma a lungo sulle virtù dello spirito distillato e indica alcuni processi per combinare l’aroma di piante diverse e alcune altri princìpi, tanto per macerazione quanto per distillazione, per realizzare quindi quella che lui chiama aqua ardens composita (Jean-Antoine Chaptal in Chimica applicata all’agricoltura, Boston, 1839, pp 254-255)
Inizialmente pubblicato a Pisa nel 1484 con il titolo De aqua ardenti, questa edizione stampata del 1532 è probabilmente la più antica esistente.
André Simon la considerava un “eccellente piccolo trattato della distillazione”.

Biographische Notizen:

Giovanni Michele Savonarola (Padova, 1385 – Ferrara, 1468) è stato un medico, umanista e scienziato italiano.
Medico tra i più famosi del Quattrocento, fu professore all'Università di Padova e all'Università di Ferrara. È il nonno del frate domenicano Girolamo Savonarola.
Scrittore fecondissimo, tra le sue opere spicca per importanza la Pratica Maior (Pratica de egritudinibus a capite usque ad pedes) che, come dice il titolo, racchiudeva tutto lo scibile di allora inerente alla medicina "dalla testa ai piedi", ed era anche ricca di interessanti osservazioni derivanti dall'esperienza pratica.
Un'altra opera fondamentale è il trattatello in volgare De regimine pregnantibus et noviter natorum usque ad septennium, uno dei primi studi scientifici moderni sulla pediatria e la puericultura. Con l'avvento della stampa le sue opere crebbero in diffusione, e furono determinanti fino alla metà del Cinquecento (tanto che le frasi latine con cui Callimaco si spaccia per medico nella Mandragola di Niccolò Machiavelli sono estrapolate dalla Pratica Maior e dal De urinis).
Attorno al 1446 scrisse il Libellus de magnificis ornamentis regiae civitatis Paduae.
Medico naturalista saldamente legato alla tradizione intellettuale padovana, egli è il continuatore dell'indirizzo naturalistico di Pietro d'Abano. Studioso delle Terme di Abano, scrisse: De Balneis Thermis naturalibus, ne distillò le acque, che trovò sulfuree con qualche porzione di calce ed allume, ne descrisse le proprietà e raccontò della molta gente che le frequentava.





  • Vollständiger Titel:
    • Trattato dell'acqua ardente
  • Autor:
    • Michele Savonarola; A cura di Piero Cigada
  • Verlag:
    • Milano, Philobyblon
  • Jahr:
    • 1988
  • Seiten:
    • 161 pagine numerate + 11 non numerate.
  • Stärke:
    • 19 (23)
  • Einband:
    • legato, con spalla, coperta cartonata con iscrizioni, anche sul dorso, inchiostro nero. Sovracoperta plastica. In custodia cartonata.
  • Sprache:
    • italiano