Descrizione: Per la sua caratteristica espansione «alare» l'alga bruna fu dai latini denominata Alarius e tutt'ora ne conserva il nome nella classificazione linneiana come Alaria Esculenta. Il termine «esculentus» fa chiaramente riferimento all'alto contenuto proteico e vitaminico di questa pianta. Quest'alga infatti da sempre venne utilizzata come alimento dai popoli che vivevano vicino al mare e tutt'ora è utilizzata per lo più come foraggio per il bestiame, un foraggio per altro molto gradito alle bestie, per il caratteristico sapore dolciastro. Da qui il nome volgare di Alga del miele.
Ciò non toglie che l'alga bruna sia ancora oggi ricercata dai cultori della cucina vegetariana, sia per il suo sapore gradevole tanto che merita il soprannome di «verdura di mare», sia per il suo alto valore nutritivo.
Non dimentichiamo che l'alga bruna contiene una vasta gamma di vitamine (quasi tutte), minerali e aminoacidi che sono poi i precursori delle proteine. Quel sapore vagamente dolciastro inoltre la rende sicuramente indicata ad aromatizzare una Grappa che risulterà di un sapore indefinibile ma sicuramente gradevole.
Preparazione: Si metta un'Alga bruna a macerare per 30 giorni al sole in un litro di Grappa e poi si filtri facendo stagionare il liquore per altri 30 giorni.
